Su iniziativa (e risorse) del buon Ferruccio (IW1DTU) si e' provato a capire cosa era possiibile ottenere.
Ferruccio ha suggerito che la mia antenna, usata normalmente per fare EME in 23cm, poteva essere utilizzata anche per ricezioni sulla riga dell'idrogeno a 1420.4 Mhz per visualizzare qualche oggetto astrale.
Insieme abbiamo dedicato una giornata interessante e divertente (03/01/2014) alla caccia di emissioni da idrogeno nella nostra galassia.
Per capire l'efficienza del sistema si e' partiti dalla misura del rumore su oggetti noti (sole e luna) misurando l'emissione a larga banda di corpo nero
Le osservazioni sono state fatte nel dominio del tempo facendo passare l'antenna sopra l'oggetto in osservazione
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Siamo poi passati alla ricerca di sorgenti di rumore galattico partendo pero' da un punto freddo da poter usare come riferimento per le altre osservazioni.
La linea dell'idrogeno e' osservata nel dominio della frequenza con centro banda su quella nominale
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Tutte le osservazioni precedenti sono state possibili grazie alle prestazioni dell' SDR14 che ha funzionalità apposite per osservazioni di tipo radioastronomico.
Le figure che avete visto sono difatti il semplice copy & paste della videata sul monitor del ricevitore.
Recentemente (Genn/2015) sono venuto in possesso di un SDR Airspy che copre da 24Mhz a 1.8 Ghz con una larghezza di banda di 10Mhz.
Il ricevitore puo' essere usato con SDR# (open source software liberamente prelevabile da WEB) che però non prevede nessuna facilitazione di tipo radioastronomico.
Ho voluto quindi provare a vedere se riuscivo a ricevere la riga dell'idrogeno con il nuovo ricevitore sintonizzato a 1420.4 Mhz utilizzando sempre feeder ed LNA per 23cm e puntando l'antenna sulle radiosorgenti note visibili al momento.
Il ricevitore è quindi stato utilizzato per registrare su files alcuni minuti di osservazione a 10Mhz di banda passante (e 10 mbps) per ogni direzione desiderata.
Il processing mancante, e da realizzare a parte, consiste nel far passare i campioni registrati nel dominio del tempo attraverso una FFT e di integrare i blocchi di dati ottenuti nel dominio della frequenza per esaltare il segnale desiderato.
I risultati ottenuti appaiono coerenti con l'osservazione precedente:
La costellazione del cigno(3C 405) è tra le sorgenti radio più forti pur essendo a circa 600 milioni di anni luce da noi.
Il cigno non era visibile durante l'osservazione precedente.
Una vista dell'emissione prodotta dal ramo del Perseo della nostra galassia.
La distanza è stimata attorno a 6400 anni luce ed , essendo il doppler negativo, si sta avvicinado al sistema solare.
Sul grafico sono visibili un paio di segnali spuri da attribuire a disturbi locali.
L'intera via lattea può essere mappata sulla base delle sue emissioni sulla riga dell'idrogeno ed avere indicazioni almeno sul moto relativo di ogni singola parte.
Naturalmente da uno stesso punto di osservazione terrestre non è possibile avere una visibilità completa.
La ricezione puo' essere condotta sia puntando l'antenna verso una delle costellazioni che la compongono oppure utilizzando il sistema di coordinate celesti.
Di seguito una veduta della nostra galassia a 70 gradi di longitudine
La presentazione grafica lascia molto a desiderare se confrontata con SDR14 ma , tenete conto, che è il risultato di un veloce fai da te
I segnali diel sagittario e del toro hanno una forma leggermente diversa da quella dell'osservazione precedente ma essendo stati presi in momenti diversi sono giustificati dalla diversa posizione terrestre.
I segnali del toro e sagittario erano già chiaramente visibili in tempo reale sul monitor di SDR# (quindi prima dell'integrazione) anche se con una definizione estremamente più bassa.
da notare la velocità in avvicinamento a 50 Km al secondo del picco più alto